VIETATO DIRE “NON CE LA FACCIO”

Un’ espressione banale come “non ce la faccio” , ha il potere di impedire alle persone di realizzare i propri sogni. In realtà, con l’impegno e la costanza le cose che non si riescono a fare sono pochissime.

“Non ce la faccio” è  il blocco mentale che usiamo per convincerci ad arrenderci.

Per molti anni mi sono nascosta dietro questa stupida frase, dietro questa stupida scusa perché non è nient’altro che una scusa.

Come molti già sapranno, a 14 anni ho iniziato a soffrire di anoressia nervosa che, insieme alla bulimia, è considerata una delle forme più gravi dei disturbi del comportamento alimentare.

Ciò che la contraddistingue è il rifiuto del cibo e la costante paura di ingrassare e di perdere il controllo.. “perdere il controllo”?

Si perché le persone che soffrono di questo disturbo sono ossessionate dal controllo, devono controllare ogni cosa, tutto deve essere sotto il loro sguardo attento ed estremamente critico, impazziscono se qualcosa non va secondo i piani, o almeno per me era così.

Ero maniaca del controllo, ogni giorno avevo la mia “lista” di cose da fare e guai se qualcosa andava storto, niente poteva cambiare, ero ossessionata dalla perfezione.

Questa però era solo la punta dell’icebarg, era solo ciò che le persone vedevano… vedevano una ragazza molto magra, con lo sguardo triste e spento, maniaca dell’ordine, introversa e per niente socievole.

La vera Emanuela però non era veramente così e grazie al cielo è riuscita a capirlo!

La malattia mi faceva portare una maschera, una maschera che non mi permetteva di esprimere davvero me stessa, una maschera che mi nascondeva al mondo e che dopo tanta fatica sono riuscita a togliere!

I disturbi del comportamento alimentare sono difficili da combattere, invadono la mente della persona che ne soffre e annullano tutto il resto.. annullano i sentimenti, le emozioni….

La luce negli occhi si spegne piano piano, il sorriso sulle labbra scompare….

Riprendere in mano la propria vita è dura, è una lotta quotidiana tra la voglia di rinascere e la voglia (malata) di rimanere così, magra, fragile e infelice..

Per molti anni mi sono nascosta dietro tante scuse, ero convinta di non potercela fare, di non poter più tornare ad essere una ragazza “normale”, spensierata e sorridente..

Purtroppo la malattia mi ha rubato molto tempo e questa è la cosa che mi fa arrabbiare di più perché, si sa, il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, più del denaro e di tutte le cose materiali ed effimere.

Il tempo non torna indietro, oggi è già domani!

Purtroppo ho trascorso gli anni dell’adolescenza, anni che la maggior parte delle persone ricordano come i più belli, piangendomi addosso e pensando solo alle stupidate..

Si, solo alle stupidate, perché adesso mi rendo conto che le cose a cui davo importanza erano tutte delle grandi stronzate.

La bilancia che tenevo segretamente nascosta dentro un cassetto in camera, sulla quale salivo ogni mattina e che mi metteva alla prova, quell’etto in più o in meno che mi potevano cambiare la giornata in meglio o in peggio, l’ossessione di ingrassare pur mangiando una sola mela al giorno, le immagini di tutte le pietanze possibili e immaginabili che guardavo al computer e mi “saziavano” con gli occhi..

Ma io dico, una ragazza può ridursi così?

Che rabbia! Mi prenderei a calci per questo…

E’ una cosa pazzesca, ma purtroppo è capitato a me.

E’ capitato ad una ragazza che apparentemente aveva una vita perfetta.. con una bella famiglia, che andava bene a scuola, con tante passioni e con tante opportunità…

Peccato che quella ragazza dentro di sé urlava, e quelle urla sono emerse così, tramite la malattia.

Ci sono voluti tanti anni per tornare a stare bene, anni di continui alti e bassi, di continue lotte.

Mi sentivo una marionetta comandata da un qualcosa che si prendeva gioco di me, che mi guardava mentre mi rovinavo la vita e nel frattempo rideva.

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Maggio 2017

Riprendere in mano la mia vita è stato difficile perché comunque, tra periodi in cui stavo meglio e successive ricadute, sono stata schiava di quella malattia per 8 anni.

Otto anni sono tanti.. ma ce l’ho fatta!

E posso ringraziare la mia forza di volontà e la mia determinazione per esserci riuscita.

Certo, la mia famiglia mi ha aiutata moltissimo ma è solo nel momento in cui ho capito di dover dare definitivamente un taglio al filo che mi univa alla malattia che sono riuscita a guarire!

Oggi tante  ragazze mi chiedono come ho fatto ad uscirne, come ho fatto a debellare la malattia, ad allontanare certi pensieri…

La risposta è una sola: LA VOGLIA DI VIVERE!

La voglia di rinascere, di essere felice, di essere una persona normale, di essere invidiata e non compatita!

Ragazze è molto meglio fare invidia che compassione!

Purtroppo la “formula magica” non esiste, ognuno ha la sua storia, diversa da ogni altra, e la sola cosa che vi posso dire è che il coraggio e la voglia di cambiare sta solamente dentro di voi!

E’ stato solo nel momento in cui me ne sono resa conto che ho iniziato a stare bene.

Prima di allora le altre persone  potevano dirmi tutto quello che volevano che tanto, come si suol dire “mi entrava da un orecchio e usciva dall’altro”.

Ho passato anni a contattare personal trainer, nutrizionisti, persone estremamente preparate e competenti che sicuramente avrebbero potuto aiutarmi… peccato però che non seguivo nulla di ciò che mi dicevano!

Quanti soldi spesi!

Se non c’è la voglia di stare bene e di voltare definitivamente pagina non si va da nessuna parte.

Questa “voglia” e desiderio di cambiare è dentro ognuno di noi, basta crederci.

Non è un percorso facile e tantomeno privo di ostacoli, ma ne vale davvero la pena!

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Trekking a Chiang Rai. Thailandia 2017
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Maggio 2018

Non dico di non avere più alcuna ossessione, alcuna paranoia.. purtoppo penso che quella malattia ha lasciato delle impronte nella mia vita che non se ne andranno mai… penso che avrò sempre una piccola voce dentro di me che ogni tanto cercherà di farsi sentire.. l’importante però è lasciarla lì, nel profondo.

Ora sto bene, sono felice.. e lo dico davvero!

Amo mangiare e amo cucinare, potrei passare ore in cucina!

Che strana che è la vita!

E’ pazzesco pensare che una cosa che odi tanto possa diventare una delle tue più grandi passioni!

Oggi non mi privo più di niente, ho un alimentazione equilibrata e sana che però non mi fa rinunciare a nulla di ciò che mi piace…

Il cibo per me è nutrimento, cura e medicina.

E’ stato un percorso ripido e faticoso ma ne è valsa la pena…. Da qui la vista è spettacolare!

RINASCERE SI PUO’, BASTA VOLERLO!

 

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Maggio 2017 VS Maggio 2018, 1 Anno e 10 chili di differenza

6 Comments

  1. Brava . Brava e bellissima.
    Sii fiera di te. Io sono una 42enne di Milano e ogni sacrosanto we corro nelle tue montagne…continua così perché la vita è breve e solo tua…vivila come una ragazza come te può fare…al 1000×1000.
    Un abbraccio Laura

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  2. Hai ragione, la forza per cambiare è dentro di noi, non sempre però si riesce a trovare. Mi fa piacere vedere chi ce la fa perché mi fa pensare che lo possiamo fare tutti nei momenti di difficoltà …. e poi lasciati dire da un uomo che stai anche molto meglio!! ( ecco, volevo essere serio ed evitare il commento da marpione ma è la verità e non ho resistito 😁)

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